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Suterra allineata con le esigenze degli agricoltori sudafricani

Suterra 12-apr-2023 22.00.00

 

Il Sudafrica è uno dei principali esportatori di frutta al mondo. Il suo alto livello di professionalità, focalizzato sul mercato globale, fa sì che le tecniche di biocontrollo prendano piede nelle sue coltivazioni, stagione dopo stagione. Queste tecniche consentono di essere competitivi in mercati esigenti come quello europeo, che rappresenta quasi un terzo di tutto l’export agricolo sudafricano. Di recente, un team di Suterra si è recato nella provincia di Western Cape, dove ha visitato partner e agricoltori di diverse aree produttive, per conoscere da vicino le esigenze di biocontrollo dei parassiti delle loro colture e condividere conoscenze. Il team ha inoltre partecipato al più importante incontro di agrumicoltori che ha luogo in questo Paese, il CGA Citrus Summit.

 

Natalia Gamarra-SuterraNe parliamo con Natalia Gamarra, Business Development Manager di Suterra, che analizza le peculiarità del mercato sudafricano e la diffusione dell’uso di soluzioni di biocontrollo come quelle da noi sviluppate.

 

 

 

Ha notato un crescente interesse da parte degli agricoltori sudafricani verso l'utilizzo di tecniche più sostenibili per il controllo dei parassiti?

C'è un importante sviluppo in questa direzione, guidato principalmente dai requisiti imposti dal mercato europeo. Occorre sapere che l'UE è il secondo mercato in ordine di importanza per i prodotti agricoli sudafricani e rappresenta il 27% delle esportazioni agricole totali del Sudafrica.

I rigidi requisiti imposti dai Paesi importatori per garantire che non vengano introdotti parassiti e malattie nei loro territori sono attualmente il principale ostacolo alle esportazioni di frutta fresca.

I produttori devono essere in linea con le strategie internazionali, come il Green Deal dell'UE o gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite, che promuovono la riduzione dell'applicazione di insetticidi in agricoltura e un uso dei prodotti fitosanitari più rispettoso dell'ambiente e della biodiversità. Se non soddisfano questi requisiti, non possono vendere i loro prodotti.

 

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I principali esportatori sono grandi gruppi agricoli. Ciò in parte è conseguenza degli investimenti necessari per soddisfare le richieste e gli standard dei mercati di destinazione, in quanto i costi di conformità sono a carico dell'esportatore. I requisiti per l'esportazione includono l'ispezione degli appezzamenti e degli impianti di confezionamento, con lo scopo di garantire la tracciabilità, le buone pratiche agricole e il rispetto della qualità del prodotto e dell'etichettatura, nonché la conformità ai requisiti fitosanitari, come l'assenza di residui nei frutti e altri standard volti a evitare il rischio di introduzione di parassiti e malattie da quarantena nel Paese destinatario.

 

Quali prodotti Suterra vengono utilizzati nell’agricoltura sudafricana?

Puffer-South-Africa-SuterraSuterra opera in Sudafrica da oltre 20 anni, ma certamente le richieste dei mercati globali oggi fanno sì che i nostri prodotti siano più che mai allineati con le esigenze degli agricoltori sudafricani, che hanno sempre meno opzioni per controllare i parassiti rispettando i requisiti di sostenibilità e sicurezza, a causa della riduzione delle sostanze attive autorizzate all’uso in mercati come quello europeo.

 

Magnet-South-Africa-Suterrav2In Sudafrica Suterra offre soluzioni per il biocontrollo di uva da tavola, agrumi, mango, pomacee e drupacee. Tra queste Magnet™, il sistema "attract&kill" per il controllo di diversi tipi di mosche della frutta. Per quanto riguarda la confusione sessuale, utilizziamo le nostre tre tecnologie per l'emissione dei feromoni: Puffer®, i diffusori passivi e il feromone microincapsulato.

Ogni anno il nostro catalogo di prodotti per il biocontrollo è sempre più ampio e nelle prossime stagioni introdurremo nuovi prodotti per controllare nuovi parassiti.

 

Che importanza ha avuto la partecipazione al CGA Citrus Summit?

Il CGA Citrus Summit è il più importante incontro sugli agrumi in Sudafrica e in due giorni ha riunito 600 operatori del settore. I principali temi discussi sono stati il Green Deal Europeo, l'accesso a nuovi mercati (l'Eastern Cape non è ancora in grado di esportare negli Stati Uniti) e la crescita della domanda di agrumi sudafricani. Abbiamo potuto incontrare clienti e distributori influenti, oltre a costruire e rafforzare le relazioni con gli agricoltori sudafricani.

 

Sudafrica summit