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L'impegno del Sudafrica nell’applicazione del biocontrollo

Suterra 13-set-2022 21.00.00

In Sudafrica il controllo sostenibile dei parassiti in agricoltura è diventato una tecnica di primaria importanza per soddisfare le richieste dei mercati esteri.

Il Sudafrica è un Paese dalle caratteristiche particolari, che lo rendono ideale per la coltivazione di un'ampia varietà di alberi da frutto. Il 50% circa della produzione agricola totale è rappresentato da frutta e il settore primario è fortemente orientato all'export. Secondo esportatore al mondo di agrumi, dopo la Spagna, il Sudafrica è anche un punto di riferimento per quanto riguarda l'uva da tavola, la frutta subtropicale e quella esotica, oltre a esportare pomacee e drupacee.

Álvaro de Nieves, Senior Sales Manager EMEA di Suterra, ha visitato quest'estate frutticoltori e distributori sudafricani. Qui racconta le sue impressioni sul comparto frutticolo di questo Paese e sull’evoluzione del controllo sostenibile dei parassiti negli areali produttivi sudafricani.

 

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Come definirebbe il settore frutticolo sudafricano?

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È sorprendente per molti aspetti. È un settore altamente professionalizzato, molto focalizzato sulle esportazioni e quindi con una visione commerciale molto solida. Vengono prodotte quantità e qualità e viene posta molta attenzione ai trend di mercato. Se, per esempio, si inizia a coltivare una varietà ma ci si rende conto del fatto che non funziona, si passa rapidamente a un’altra di maggior successo sul mercato. I frutticoltori sudafricani non sono legati alle varietà tradizionali e questo li rende molto competitivi. Stanno infatti impiantando nuove varietà di mandarini con ottimi risultati, prediligendo frutti molto dolci e facili da sbucciare. Il mondo produttivo sudafricano è molto aperto all’innovazione e alle nuove tecnologie applicate in agricoltura.

 

Che cosa rende il Sudafrica un Paese così competitivo nel mercato dell’export frutticolo?

Occorre sottolineare che il Sudafrica riunisce all'interno di uno stesso Paese una grande varietà di climi, il che permette di produrre frutta per 11 mesi all'anno. Si va dalla Valle del Limpopo, nel nord-est del Paese, caratterizzata da un clima subtropicale, alle aree produttive di Capo Verde, nel sud-ovest, dove il clima è temperato e più simile a quello del bacino del Mediterraneo. Se a questo aggiungiamo la visione commerciale e di esportazione e il basso costo della manodopera, l'indice di competitività sale alle stelle. Tuttavia, nelle ultime stagioni i frutticoltori sudafricani stanno fronteggiando diverse difficoltà.

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Quali sono i problemi che affliggono la produzione di frutta?

I Paesi importatori stanno riducendo la quantità di sostanze attive autorizzate nei prodotti fitosanitari, per cui anche il Sudafrica deve adottare misure in questo senso. In questo caso, la soluzione è rappresentata dai sistemi di biocontrollo, molto specifici per ogni parassita, che non lasciano residui e proteggono la biodiversità.

Una menzione particolare merita il problema delle esportazioni di agrumi, dopo che l'Europa ha imposto una quarantena di 28 giorni con trattamento a freddo per prevenire l'arrivo della falsa Cydia del melo, nota anche come tarma dell'arancio (il lepidottero tortricide Thaumatotibia leucotreta), un parassita che attacca diverse varietà di frutta e che ha causato il blocco di un gran numero di container di agrumi provenienti dal Sudafrica nei porti europei.

A ciò si aggiunge una certa instabilità sociale, che negli ultimi anni è sfociata in episodi di violenza e rivolte, che hanno influito negativamente sull'equilibrio del mercato. A queste circostanze si sommano il problema logistico globale e l'aumento dei prezzi dell'energia. I costi di trasporto e stoccaggio sono saliti alle stelle.

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Qual è il ruolo di Suterra in Sudafrica?

Suterra lavora a stretto contatto con il comparto agricolo del Sudafrica da oltre 20 anni. Ma oggi abbiamo un portafoglio di soluzioni più ampio, che ci consente di affiancare e sostenere al meglio i produttori. Il fatto di poter contare su un numero decrescente di insetticidi a ogni stagione rende i nostri sistemi di biocontrollo ancora più necessari, poiché essi possono sostituire le sostanze attive eliminate o prolungare la vita utile e l’efficacia degli insetticidi, riducendone l'impiego.

In Sudafrica offriamo soluzioni di biocontrollo per uva da tavola, agrumi, mango, pomacee e drupacee. Ne è un esempio Magnet MED, impiegato per il controllo di diversi tipi di mosche della frutta. Per quanto riguarda la confusione sessuale, utilizziamo le nostre tre tecnologie per l'emissione di feromoni.

sudafrica-magnet-suterraSiamo presenti in questo Paese da vent’anni, portando innovazione nel settore agricolo. L'uso del biocontrollo si è decisamente evoluto da allora, ma crediamo che ci sia ancora molta strada da fare nell'applicazione di tecniche a basso impatto da parte degli agricoltori sudafricani. Per questo lavoriamo al loro fianco, fornendo le soluzioni più efficaci e sostenibili che consentano loro di rimanere gli esportatori di frutta più competitivi del continente.

 

 

 

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