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L'uso dei feromoni non ha effetti sulle api

Suterra 12-lug-2023 2.51.20

I prodotti semiochimici (feromoni) sono stati esclusi dalla guida europea sulla valutazione del rischio dei prodotti fitosanitari sulle api. Si tratta di una pietra miliare a sostegno dell'Associazione dei produttori di soluzioni per il biocontrollo (IBMA), i quali avevano chiesto che, in considerazione della loro modalità d'azione non tossica e del loro profilo "green", i semiochimici fossero trattati in modo diverso dagli insetticidi convenzionali. Ne abbiamo parlato con la nostra Registration Manager Alessandra Moccia, che dirige il gruppo di esperti sui semiochimici dell'IBMA.

Quali sono le buone notizie per l'industria semiochimica?

Alessandra-Moccia-Suterra-blogLa buona notizia è che l'EFSA, l'Autorità europea per la sicurezza alimentare, ha pubblicato un aggiornamento delle sue linee guida su come valutare i rischi dei prodotti fitosanitari sulle api e sulle altre specie impollinatrici in agricoltura. Il documento guida originale è stato pubblicato nel 2013 e all'epoca non trattava in maniera separata i semiochimici, equiparandoli agli altri fitofarmaci. Sono passati dieci anni, durante i quali l'industria del biocontrollo ha subito un'importante evoluzione e i feromoni si sono diffusi in tutto il mondo come alternativa agli insetticidi.

L'esclusione dei semiochimici dalla revisione delle linee guida dell'EFSA è un promettente passo avanti affinché questi strumenti di biocontrollo inizino a essere valutati in base al loro profilo di rischio ridotto e alla loro modalità d'azione non tossica.  

 

Che cosa si intende per sostanze semiochimiche?

I semiochimici sono sostanze emesse naturalmente da animali o piante per favorire la loro comunicazione. Se parliamo di messaggi chimici tra due organismi della stessa specie li chiamiamo feromoni, se la comunicazione avviene tra organismi di specie diverse parliamo di allelochimici. In Suterra, i semiochimici sono alla base del nostro lavoro di sintesi dei feromoni per il biocontrollo sostenibile dei parassiti.

 

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CheckMate® Puffer® CM per il controllo di Carpocapsa (Cydia pomonella)

 

Come sono stati inseriti i semiochimici nelle Linee Guida del 2013?

Non sono comparsi, non sono stati menzionati e questo ha dato adito a qualche ambiguità. Pertanto, ci sono stati in termini di test realizzati ai fini della registrazione si sono comportati come se stessero registrando insetticidi convenzionali, anziché feromoni.

 

Perché è importante che siano esplicitamente esclusi da queste linee guida?

In primo luogo, perché si separano i semiochimici dagli insetticidi tradizionali, riconoscendo così che essi necessitano di una valutazione differenziata, secondo criteri specifici e proporzionati al loro basso profilo di rischio.

I semiochimici hanno due caratteristiche principali che forse nessun altro strumento di controllo possiede. La prima è che si tratta di sostanze naturalmente presenti in natura, che non generano resistenza perché sono state utilizzate per millenni per comunicare tra insetti. Inoltre, sono molto specifici, agiscono solo sul parassita da controllare e non uccidono, ma impediscono l'accoppiamento (tecnica della confusione sessuale). Inoltre, quando si registrano nuovi semiochimici, non essendo più trattati come altri insetticidi, si evitano costosi test e prove per dimostrare che non hanno effetti sulle api. Va ricordato che per effettuare questo tipo di test è necessario sperimentare con gli impollinatori. Grazie a questa revisione, non sono più necessari test approfonditi su api e impollinatori per queste sostanze.

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Perché è fondamentale proteggere gli impollinatori?

È noto che gli impollinatori svolgono un ruolo fondamentale per l'equilibrio dell'ecosistema. Ad esempio, sono responsabili della riproduzione dell'80% delle piante a fiore. Se le api e gli altri impollinatori dovessero soccombere, il mondo come lo conosciamo scomparirebbe, compresi noi esseri umani.

In natura esiste un effetto boomerang: tutto ciò che introduciamo nell'ambiente alla fine ci torna indietro, se è dannoso. Gli impollinatori sono stati danneggiati da pratiche scorrette e da prodotti molto aggressivi in campo. Oggi le autorità sono consapevoli che i prodotti fitosanitari non devono essere sicuri solo per il consumo umano, ma anche per l'ambiente: da qui l'importanza dell'uso dei semiochimici in agricoltura.

 

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