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Confusione sessuale contro la Tignoletta: ne parlano i tecnici

Suterra 17-lug-2023 8.00.00

A colloquio con tre tecnici del Consorzio Agrario Terrepadane, che raccontano la loro esperienza con le soluzioni Suterra per il biocontrollo della Tignoletta nei vigneti piacentini e oltrepadani.

Sia pure con diversa pressione a seconda delle zone, i vigneti dell’Oltrepò Pavese e dei Colli Piacentini vedono nella Tignoletta una delle criticità da tenere sotto controllo. Distribuiti in questo territorio dal Consorzio Terrepadane, Checkmate® Puffer® LB, CeladaTM LB400 e Subvert® di Suterra aiutano i viticoltori piacentini e oltrepadani a contenere la diffusione di Lobesia botrana, tanto in biologico quanto in integrato.

Ne abbiamo parlato con tre tecnici del Consorzio Agrario Terrepadane - Luca Bricchi, Andrea Bossi ed Elena Pisani - che quotidianamente, nella loro attività di assistenza alle aziende, si trovano a dialogare con realtà produttive con caratteristiche ed esigenze diverse.

 

Un’annata sfidante per i viticoltori

Andrea-Bossi-blog-NAME-1Tutti e tre i tecnici sono concordi nel ritenere che, nelle zone di rispettiva competenza, l’annata 2023 sia molto diversa dalle precedenti e certamente più complessa da gestire dal punto di vista fitosanitario. “Globalmente parlando - sottolinea Andrea Bossi - finora tra Piacentino e Oltrepò non è piovuto tantissimo. Tuttavia, nel solo mese di maggio sono caduti oltre 100 mm di pioggia e quello che talora ci ha messo in difficoltà è stata la frequenza degli eventi piovosi, che ha reso difficile entrare in campo per trattare nei tempi corretti”.

 

 

Luca-Bricchi-blog-NAME-1“Complessivamente, comunque – spiega Luca Bricchi - la peronospora è stata contenuta e non ha provocato i danni ingenti che sta generando in diverse altre zone viticole italiane. L’oidio invece, a causa del caldo umido, sta avendo una certa diffusione. Certamente per i viticoltori bio gestire le malattie fungine è stato più sfidante rispetto a quanto è accaduto nei vigneti gestiti in integrato”.

 

 

Parassiti: tenere alta la guardia

Anche in termini di parassiti, globalmente si può affermare che nel Piacentino e in Oltrepò la pressione quest’anno sia più elevata rispetto al 2022, essenzialmente a causa di condizioni meteo predisponenti. Per quanto riguarda Lobesia, in particolare, l’inverno mite non ha ridotto le forme svernanti e pertanto la pressione è stata spesso elevata sin dalla prima generazione. “In questo momento è in corso la seconda generazione (l’intervista è stata realizzata la prima settimana di luglio, n.d.r.) – afferma Luca Bricchi - e dai monitoraggi che effettuiamo regolarmente risulta evidente una pressione da media a elevata, sia pure con differenze tra vallate. Non sempre, tra l’altro, la seconda generazione è facile da monitorare, perché viene in parte contenuta, come effetto collaterale, dai trattamenti di lotta obbligatoria eseguiti contro lo Scafoideo”.

 

Elena-Pisani-blog-NAME“Il caldo umido che stiamo sperimentando – sottolinea Elena Pisani – incrementa i danni, perché in caso di siccità o scarsa umidità i fori praticati negli acini dalle larve di seconda generazione portano la bacca all’essiccazione e il danno rimane più contenuto. Temperature elevate e piogge favoriscono invece lo sviluppo della Botrite sugli acini fessurati dalla Tignoletta e il danno è maggiore nelle varietà a grappolo compatto, come il Pinot nero, molto diffuso in Oltrepò”.

 

 

Soluzioni a misura di contesto colturale

“In Val Luretta, nei Colli Piacentini, dove la pressione è medio-bassa, con l’utilizzo di Puffer o Celada LB400 la Tignoletta è stata controllata molo efficacemente. Puffer LB è particolarmente apprezzato in appezzamenti grandi per la velocità di collocazione, decisamente agevolata dal servizio di mappatura. E risparmiare tempo in un momento in cui la campagna richiede moltissima attenzione per tante operazioni è molto importante”, spiega Luca Bricchi.

“Nelle zone e bassa pressione dell’Oltrepò – gli fa eco Elena Pisani - l’insetto si controlla frequentemente con Subvert, mentre nella parte orientale, dove la pressione è maggiore, si utilizzano Celada LB 400 o Puffer LB”.

“Nella zona che seguo – aggiunge Andrea Bossi – a cavallo tra Piacentino e Oltrepò, consiglio la confusione sessuale per il controllo di Lobesia da circa dieci anni. Allora i danni maggiori erano provocati dalla seconda generazione, mentre oggi i più preoccupanti sono quelli della terza sulle uve a bacca rossa, in quanto le bianche vengono raccolte precocemente. L’esperienza maturata ci permette di dire che, anche in zone ad altissima pressione, dopo un certo numero di anni la Tignoletta si controlla con la confusione sessuale. Ma occorrono tempo e perseveranza. Si tratta di una tecnica che a mio avviso porta solo vantaggi: in termini ambientali, tossicologici e di riduzione dei fenomeni di resistenza. SUBVERT®-microencapsulado-it-2Nelle aziende che seguo si utilizza principalmente il diffusore passivo Celada LB400 e ogni anno aumentano le superfici controllate con questa soluzione. Anche l’applicazione di Subvert per il controllo di seconda e terza generazione in zone a bassa pressione è in aumento. La confusione sessuale inoltre è estremamente utile laddove si sceglie di mantenere un certo carico di foglie a protezione dei grappoli da scottature e grandine, cosa che rende difficile la penetrazione da parte dei larvicidi”.

 

Celada-Suterra14-1CeladaTM LB400

 

 

In bio e in integrato

La confusione sessuale, spiegano i tre tecnici, viene adottata per il controllo della Tignoletta indistintamente in biologico e in integrato, anche se nel biologico la tecnica si è diffusa ancor più rapidamente, viste le limitazioni in termini di prodotti utilizzabili. “Nella zona di Santa Giuletta – spiega Elena Pisani – sette aziende biologiche vicine gestiscono complessivamente 35 ettari di vigneto con Puffer LB, che sta dando ottimi risultati”.

In tutti i casi il monitoraggio serrato rimane sempre indispensabile per l’efficacia della tecnica. “Nel caso di Subvert – conclude Andra Bossi – il monitoraggio è assolutamente indispensabile per collocare correttamente i trattamenti nel tempo. E a nostro avviso, Subvert andrebbe utilizzato già in prima generazione”.

 

puffer-header-sustainabilityCheckmate® Puffer® LB