L’importanza del monitoraggio dei parassiti

L’applicazione di strategie efficaci di gestione integrata dei parassiti, parte dell’IPM (Integrated Pest Management), si basa su diverse tecniche, tra cui l’attento monitoraggio della presenza degli insetti dannosi in campo, incentrato sia sull’osservazione diretta, sia sull’uso di specifiche trappole.

Il monitoraggio è utile a rilevare non solo una possibile infestazione, ma anche lo stadio di sviluppo in cui il parassita si trova, allo scopo di stabilire in modo consapevole se, quando e come intervenire.

Ne abbiamo parlato con Riccardo Marchi, Account Manager di Suterra.

Su quali fattori si basa l’efficacia della gestione integrata dei parassiti in agricoltura?

L’agricoltura integrata, in generale, fa riferimento all’applicazione consapevole di una serie di tecniche la cui finalità, come stabilito dall’Unione Europea, è quella di produrre cibo sano, sicuro e di qualità in quantitativi sufficienti, rispettando l’ambiente e la salute degli operatori. Essa contempla un uso responsabile dei fitofarmaci di sintesi, la cui disponibilità va progressivamente riducendosi da alcuni anni, a causa delle numerose revoche stabilite dalla Ue per eliminare le sostanze attive dal profilo tossicologico meno favorevole. A questo, l’agricoltura integrata affianca altre pratiche sostenibili: nel caso specifico del contenimento dei parassiti, la confusione sessuale è una delle tecniche di elezione in questo tipo di agricoltura.

Che ruolo ha il monitoraggio dei parassiti nell’IPM?

Sia che si utilizzino tecniche proprie del biocontrollo, come la confusione sessuale, sia che ci si basi sull’uso di insetticidi, la lotta agli insetti dannosi in agricoltura integrata si giova moltissimo del monitoraggio. Monitorare significa individuare precocemente la presenza dell’insetto nell’appezzamento, sia tramite osservazione diretta sia per mezzo di trappole, e conoscerne lo stadio di sviluppo in un dato momento, ovvero seguirne i voli. Questo fornisce informazioni indispensabili per agire in modo mirato ai fini del contenimento, tenendo conto della modalità di azione del prodotto utilizzato.

Avere un quadro della reale pressione di un parassita in campo, o in un comprensorio, è sempre utile per fare considerazioni di carattere generale. In tal caso il monitoraggio ha valore se viene effettuato in appezzamenti esenti da confusione sessuale. Ma a seconda del parassita, e della strategia adottata per il suo controllo, il monitoraggio può avere scopi differenti. Per comprenderli, possiamo fare riferimento alla gamma di prodotti Suterra per il vigneto.

Ci spieghi l’utilità di effettuare il monitoraggio della Tignoletta?

Nel caso di Lobesia botrana, il dispenser Celada^TM LB 400, come in generale tutti gli erogatori a diffusione passiva, se collocato in vigneto nel momento opportuno, ovvero a inizio stagione, è in grado di controllare il parassita per l’intera campagna. Ma in caso di varietà a maturazione o a raccolta tardiva e/o di andamento meteorologico sfavorevole, sull’ultima generazione della Tignoletta la copertura potrebbe non essere garantita. Per questo occorre monitorare l’insetto e, in caso di necessità, intervenire con Subvert^®, il feromone liquido microincapsulato irrorabile.

Lo stesso Subvert^®, qualora utilizzato (in combinazione o meno con insetticidi) in alternativa alla confusione sessuale classica, per essere efficace deve essere distribuito all’inizio del volo di L. botrana su cui si vuole agire, rimanendo poi attivo per un periodo di tempo fino a 4 settimane. Affinché la sua applicazione sia corretta, il monitoraggio dell’insetto è fondamentale. Normalmente si trattano la seconda e la terza generazione, ma monitorare l’insetto sin dal primo volo serve a prevedere più facilmente l’inizio della seconda generazione, la più temibile.

Come si monitora la Cocciniglia farinosa?

Nel caso invece di Planococcus ficus, per il cui controllo Suterra propone il dispenser passivo Celada^TM VMB 180, abbiamo a che fare con una femmina immobile e un maschio poco mobile, alato ma con scarsa capacità di volo. Il monitoraggio attraverso le trappole a feromoni fornisce un’idea della generazione di Planococcus a cui ci troviamo di fronte, mentre il monitoraggio dei germogli è fondamentale per individuare il momento della migrazione. Infatti è proprio in questa fase che si utilizzano gli insetticidi che hanno attività su tale parassita.

In definitiva, perché è importante monitorare i parassiti in campo?

“Perché farlo consente di avere una visione di insieme del loro comportamento e di seguirne l’evoluzione, permettendo di scegliere di caso in caso la tecnica di controllo più appropriata e di applicarla nel momento e nelle condizioni migliori, favorendone l’efficacia e riducendo costi inutili e altrettanto inutili impatti sull’ambiente”.