È il momento di controllare il vigneto
Suterra
28-mag-2024 12.43.34
L'osservazione dei danni causati dai parassiti in vigneto è parte integrante dell'attività agricola. Ora che la prima generazione di Lobesia si è compiuta e la seconda è in arrivo, è il momento ideale per entrare in vigneto e valutare la presenza del parassita. Le informazioni ottenute ci permetteranno di prendere decisioni sul controllo delle generazioni successive, ovvero quelle in grado di causare i danni più gravi alla coltura.
Siamo andati in campo con Carlos Colás, Product Manager di Suterra, per accompagnarlo durante il controllo della presenza di glomeruli e di danni causati dalla prima generazione di Lobesia.
Siamo alla fine della prima generazione della Tignoletta e il vigneto sta sviluppando i grappoli e si avvicina (o è già iniziata) la fioritura. È a metà della fioritura, prima dell'allegagione, che si verificano i danni causati da questa prima generazione di Lobesia sui fiori. Non è un danno che preoccupa più di tanto, perché va a diradare una parte dei fiori e non è necessario che tutti i fiori siano fecondati per avere un grappolo completo. Per questo motivo, la prima generazione incide poco, ma costituisce un momento chiave per vedere cosa può succedere nelle generazioni successive. In queste settimane chiedo sempre ai viticoltori di fermarsi, scendere dal trattore e controllare i loro appezzamenti per vedere se trovano i danni da Lobesia tipici del periodo di fioritura.
Le larve di Tignoletta della prima generazione si nutrono dei fiori dei grappoli, facendoli seccare e raggruppandoli con fili sericei biancastri. Questo raggruppamento di fiori secchi è chiamato glomerulo.
Facendo un rapido giro per contare i grappoli, si può facilmente definire quali appezzamenti presentino molti glomeruli e quali no. Questa informazione permetterà di sapere quale appezzamento avrà bisogno di maggiori attenzioni per mantenersi sano durante la seconda e terza generazione. Si tratta di un monitoraggio in campo molto semplice, che consente di raccogliere molte informazioni con poco sforzo. È anche un momento in cui si può valutare la presenza di macchie d’olio di peronospora o di sintomi di oidio.
Consiglio di procedere a zig zag lungo i filari dell'appezzamento e di fermarsi a ogni vite per osservare da vicino 4 o 5 grappoli scelti a caso. È molto facile distinguere i glomeruli, che sono più scuri e tendenti al marrone rispetto ai fiori freschi. Inoltre, aprendo il glomerulo con le mani si possono vedere le larve di Tignoletta al suo interno. Occorre contare i grappoli con glomeruli per valutare la percentuale approssimativa di danno e sulla base di questo dato prendere delle decisioni.
Con le informazioni ottenute da questo conteggio è possibile determinare quali appezzamenti devono essere trattati e come controllare le generazioni successive. Le larve che hanno prodotto il glomerulo diventeranno le Tignolette adulte della seconda generazione. Non appena esse inizieranno a volare, sarà il momento giusto per trattare con Subvert®, il feromone liquido microincapsulato che garantisce una persistenza fino a 4 settimane, in grado di coprire l'intera generazione con un solo trattamento.
La seconda generazione è così concentrata nel tempo che la tempistica del trattamento ovicida o larvicida deve essere molto precisa. Tuttavia, con Subvert® agiamo in una finestra di 3 - 4 settimane, che ci permette di trattare e proteggere le bacche da appena formate fino alle dimensioni di un pisello, rendendo Subvert® un trattamento efficace. Come ci dicono i coltivatori, il bersaglio si amplifica quando si tratta con Subvert®.
In breve, anche se le generazioni dell’insetto più pericolose per il vigneto non sono ancora presenti, il monitoraggio dopo la prima generazione di Tignoletta è sempre una pratica utile a fini preventivi e aiuta a proteggere le uve da danni futuri da Lobesia botrana.
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