Dialoghi - Rui Cunha, Quinta de Covela
Suterra
29-ott-2024 13.23.19

Rui Cunha, enologo di Quinta de Covela
In occasione della settima edizione dei Dialoghi dei ‘Custodi della Terra’ di Suterra, raggiungiamo Baião, in Portogallo, per parlare con Rui Cunha, enologo della prestigiosa cantina Quinta de Covela, situata sulle rive del fiume Douro. Questa enclave vitivinicola si distingue non solo per la qualità dei suoi vini, ma anche per il suo impegno nella conservazione del paesaggio e della biodiversità, nonché come riferimento per la viticoltura rigenerativa. Covela, infatti, è stata la prima cantina della Penisola Iberica a ottenere la certificazione di agricoltura rigenerativa.
Rui Cunha descrive la produzione di vini a Covela come una fusione di tradizione e innovazione. “La tradizione si riflette nel rispetto per il paesaggio e la natura, impiegando tecniche antiche, mentre l'innovazione si manifesta nell'adozione di pratiche moderne e rispettose dell'ambiente”. Un esempio chiaro è il lavoro con la varietà di uva Avesso, autoctona della sottoregione di Baião, che Rui descrive come "la nostra principessa" per la sua sensibilità alle condizioni ambientali e ai parassiti. La sua delicatezza rende la coltivazione una sfida, ma anche un simbolo della dedizione di Covela all'eccellenza e al rispetto per il ‘terroir’.
Uno degli aspetti chiave per Quinta de Covela è stata l'adozione dell'agricoltura rigenerativa, una metodologia che, oltre alla sostenibilità, cerca la rigenerazione attiva dei suoli e degli ecosistemi. Rui sottolinea che, per il team di Quinta de Covela, produrre vino non è solo un'arte, ma anche immaginazione e scienza, tenendo sempre presente il mercato. “Senza scienza non potremmo produrre buoni vini, ma senza un mercato, tradizione e innovazione perderebbero il loro scopo”.
Rui Cunha evidenzia che i cambiamenti climatici hanno profondamente influenzato la regione, con stagioni sempre più imprevedibili. La strategia di Covela consiste nel rafforzare le viti per renderle più resilienti a queste variazioni, allineando questi sforzi con le pratiche sostenibili.
Covela utilizza soluzioni innovative di biocontrollo, come la tecnologia di confusione sessuale per combattere la tignoletta della vite. “Utilizziamo Puffer, un sistema discreto, efficace e pulito che ha migliorato considerevolmente la qualità del vigneto, eliminando la necessità di metodi più invasivi utilizzati in passato e contribuendo a mantenere l'armonia con il nostro ecosistema”.
L'impegno della cantina per l'ambiente si riflette in ogni angolo della proprietà, dai muri a secco dove gli insetti trovano rifugio, fino alle foreste e ai ruscelli che ospitano numerose specie.
In questa settima edizione dei Dialoghi dei ‘Custodi della terra’, Suterra sottolinea ancora una volta l'importanza di adottare pratiche agricole responsabili, mostrando come la viticoltura possa essere una forza rigenerativa e conservativa. Rui Cunha e il suo team a Covela sono veri Custodi della terra, lavorando affinché le future generazioni ereditino una terra fertile ed equilibrata, guidando il cammino verso una viticoltura più sostenibile.
A proposito di agricoltura rigenerativa
L'agricoltura rigenerativa è un approccio alla coltivazione che mira a ripristinare e migliorare la salute del suolo, la biodiversità e gli ecosistemi agricoli. Si basa su pratiche sostenibili come la rotazione delle colture, l'uso di tecniche di biocontrollo, l'uso di concimi organici e la minima alterazione del suolo, per rigenerare le risorse naturali, anziché esaurirle, e aumentare la resilienza delle terre coltivate.
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