Dialoghi - Miguel Soares, Quinta de Covela
Suterra
15-gen-2025 10.00.00

Miguel Soares, Direttore tecnico di Quinta de Covela.
Nell'ottava edizione dei Dialoghi di ‘Custodi della terra’ di Suterra, abbiamo parlato con Miguel Soares, Direttore tecnico di Quinta de Covela, una cantina situata in un luogo molto speciale della regione viticola di Baião, in Portogallo. Miguel è un appassionato di agricoltura rigenerativa e un vero promotore di questo particolare modo di concepire la coltivazione della vite nella Penisola Iberica. Di fatto, Quinta de Covela è stata la prima cantina portoghese a ricevere la certificazione della Regenerative Viticulture Alliance.
Le tenute in cui si trova Quinta de Covela ospitano paesaggi molto ricchi e intrecciati, dove il modo di praticare la viticoltura ha sempre avuto un legame profondo con la natura, spiega Miguel Soares. "Da anni pratichiamo l'agricoltura biologica, ma sentivamo di poter fare qualcosa di più. È allora che abbiamo scoperto la viticoltura rigenerativa, un approccio che non solo protegge l'ambiente, ma lo migliora ad ogni ciclo".
La viticoltura rigenerativa è diventata il cuore di Quinta de Covela, portando l’azienda a unirsi all'Associazione di Viticoltura Rigenerativa in Spagna. "È uno spazio dove condividiamo idee e impariamo gli uni dagli altri. Adottare questa filosofia ci ha permesso di fare un ulteriore passo avanti nel modo in cui ci prendiamo cura dei nostri vigneti", commenta Miguel.
Una delle idee che Miguel Soares condivide con noi in questa conversazione è che il suolo, elemento chiave nell'agricoltura rigenerativa, è visto come un ecosistema vivente. Egli sostiene che un grammo di suolo sano può ospitare più microrganismi di quante persone abitano il nostro pianeta. "Lavoriamo per preservare e dinamizzare questa ricchezza microbiologica. Con pratiche come l'uso di coperture vegetali e la riduzione della lavorazione del suolo, promuoviamo la biodiversità e creiamo un ciclo virtuoso che migliora progressivamente il nostro vigneto."
Tra le molte innovazioni adottate, spicca la transizione al sistema Puffer di confusione sessuale per controllare la tignoletta della vite. "In passato utilizzavamo tecniche tradizionali di confusione sessuale, ma i diffusori di plastica distribuiti nel vigneto rappresentavano un problema, sia per l'impatto ambientale che per la manodopera richiesta", spiega Miguel.
Con il sistema di feromoni in aerosol Puffer, la storia è diversa. "Ora possiamo installarli in tutta la tenuta in una mattina, con appena due persone. Inoltre, abbiamo eliminato i rifiuti di plastica, 300 pezzi per ettaro, sostituendo i diffusori con soli due o tre Puffer per ettaro".
Il design del dispositivo non solo ha facilitato la sua implementazione, ma si è dimostrato altamente efficace in un terreno difficile come quello di Covela. "I nostri vigneti sono a terrazze, il che rende difficile i trattamenti con insetticidi. Con il Puffer, i feromoni si distribuiscono in modo uniforme e naturale, eliminando le barriere", aggiunge.
In questa continua ricerca di soluzioni sostenibili, è stato implementato anche il diffusore di feromoni Celada VMB per il controllo della cocciniglia farinosa della vite. "La cocciniglia è un parassita minore ma persistente. Abbiamo deciso di provare questa soluzione e, finora, i risultati sono molto promettenti. Siamo molto interessati a vedere come evolverà", assicura Miguel.
Quando chiediamo a Miguel perché Quinta de Covela possa essere ritenuta parte dei ‘Custodi della terra’, la sua risposta è convinta: "Abbiamo ereditato un agroecosistema ricco di biodiversità, pieno di strutture ecologiche. Preservarlo non è solo una scelta logica; è una responsabilità. Lavorare qui significa prendersi cura di questo patrimonio e garantire che anche le generazioni future possano goderne".
Miguel Soares e Quinta de Covela rappresentano un esempio concreto di come la viticoltura possa essere sinonimo di sostenibilità e innovazione. In ogni decisione e azione pratica, essi riaffermano il loro impegno per il paesaggio, la biodiversità e un modello di agricoltura che guarda al futuro senza dimenticare le proprie radici.
Cos’è l'agricoltura rigenerativa
L'agricoltura rigenerativa è un approccio alla coltivazione che mira a ripristinare e migliorare la salute del suolo, la biodiversità e gli ecosistemi agricoli. Si basa su pratiche sostenibili, come la rotazione delle colture, l'uso di tecniche di biocontrollo, l'uso di concimi organici e la minima lavorazione del suolo, per rigenerare le risorse naturali anziché esaurirle, aumentando la resilienza dei terreni coltivati.
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