Confusione sessuale e cocciniglia della vite
Suterra
15-feb-2022 20.00.00
Nell’attuale contesto di riduzione della disponibilità di molecole insetticide ad ampio spettro autorizzate all’uso in Unione Europea, la confusione sessuale si rivela una tecnica efficace e sostenibile per il controllo della cocciniglia della vite (Planococcus ficus) in viticoltura da tavola e da vino. Ne abbiamo parlato con Julio Aparicio, Crop Manager Italia di Suterra.
Assolutamente no. I viticoltori italiani ed europei da lungo tempo conoscono questo parassita, che infesta i vigneti a uva da vino e da tavola ormai da diversi anni. Nonostante la scarsa mobilità dell’insetto, che lo porta a manifestarsi in fase iniziale solo in alcuni settori degli appezzamenti, la sua diffusione negli ultimi anni è andata progressivamente crescendo, tanto che oggi esso può essere considerato la cocciniglia più temibile in viticoltura. L’uva da tavola è certamente quella più colpita e quella che subisce i danni maggiori, ma anche in viticoltura da vino P. ficus desta ormai preoccupazione, da Nord a Sud, e necessita di un’attenta strategia di contenimento”.
Si tratta di danni sia diretti che indiretti. Non solo l’insetto sottrae linfa alla pianta contribuendo al suo progressivo indebolimento e alla riduzione delle rese, ma produce anche grandi quantità di melata, che imbratta foglie e frutti e su cui si sviluppano frequentemente fumaggini. L’insetto è inoltre vettore di alcuni virus, come accartocciamento fogliare e legno riccio, e può determinare la presenza di ocratossine nelle uve, con conseguente passaggio al mosto e al vino.
Sostanzialmente alla diminuzione di utilizzo di insetticidi ad ampio spettro, per effetto delle direttive imposte dall’Unione Europea sull’uso sostenibile dei fitofarmaci. Le sostanze attive insetticide oggi autorizzate sono ad azione specifica e presentano un’efficacia ridotta nel controllo di P. ficus. A ciò si aggiunga una contrazione dell’uso di insetticidi per il controllo della tignoletta, sempre più frequentemente gestita con la confusione sessuale, e la conseguente impossibilità di sfruttare l’effetto collaterale di contenimento delle popolazioni di P. ficus da parte degli insetticidi applicati per il controllo di L. botrana.
La confusione sessuale è un’ottima soluzione per il biocontrollo della cocciniglia farinosa della vite, in grado di risolvere i problemi legati a una strategia di protezione basata solo sui trattamenti insetticidi. Con i prodotti insetticidi attualmente disponibili, una protezione efficace necessita di 2-3 trattamenti, fino alla post-fioritura, mentre prima della riduzione delle sostanze attive disponibili era sufficiente un solo trattamento in pre-fioritura per controllare efficacemente l’insetto. Oggi dunque controllare P. ficus solo con gli insetticidi non solo può essere più costoso, ma può anche aumentare il rischio di presenza di residui nelle uve e nei vini.
Grazie all’impegno di Suterra, nel 2020 il Lavandulyl senecioato, semiochimico corrispondente al feromone emesso dalla femmina di P. ficus, è stato registrato in Unione Europea come sostanza attiva a basso rischio. Per la stagione 2021 Suterra è stata pertanto l’unico player sul mercato italiano a commercializzare un prodotto per il controllo della cocciniglia della vite tramite confusione sessuale. Anche per la stagione 2022 Suterra mantiene questa esclusività con CheckMate® VMB-Pro, diffusore passivo per il controllo di P. ficus, una tra le soluzioni innovative proposte da Suterra nel settore del biocontrollo dei parassiti, in conformità con le linee guida UE previste da Farm to Fork.
In questi casi si consiglia di affiancare la confusione sessuale alla protezione con insetticidi per 1-2 anni, per ridurre numericamente le popolazioni del parassita e giungere negli anni successivi a un controllo efficace basato sulla sola confusione sessuale.