Magdalena Garcés, Vicedirettrice commerciale di Copeval.
Nella nona puntata del nostro format ‘Dialoghi’ di ‘Custodi della terra’ abbiamo raggiunto il cuore dell’agricoltura cilena, un noceto a Paine, per ascoltare la conversazione tra Magdalena Garcés, Vicedirettrice commerciale di Copeval, e Diego Paniagua, direttore generale di Suterra in America Latina. In questo dialogo si affrontano temi chiave come l'innovazione, il biocontrollo e le alleanze strategiche in un paese in cui l'agricoltura cerca soluzioni sempre più avanzate dal punto di vista tecnologico e rispettose dell’ambiente.
L'agricoltura cilena sta vivendo una profonda trasformazione, nella quale attori come Copeval hanno un ruolo da protagonisti. Con 24 filiali in tutto il paese e più di 700 collaboratori, Copeval è leader nella distribuzione di mezzi tecnici per l’agricoltura in Cile, ponendosi come partner essenziale per gli agricoltori. Ma il suo contributo va oltre la semplice fornitura. “Uno dei nostri principali valori è essere vicini agli agricoltori, ai nostri clienti, e poter fornire loro soluzioni in modo tempestivo. Oggi effettuiamo consegne in campo anche in meno di 24 ore”, spiega Magdalena Garcés.
Questa vicinanza si riflette anche nell’impegno di Copeval per la proposta di tecnologie pulite, come il sistema Puffer di Suterra, una soluzione di biocontrollo innovativa basata sull’emissione di feromoni in aerosol. “Puffer è esattamente il tipo di tecnologia che Copeval cerca: sostenibile, efficace, che non lascia residui e validata sul territorio”, afferma Garcés.
Una delle grandi sfide dell’agricoltura globale - e anche di quella cilena - è la crescente scarsità di manodopera. In questo contesto, soluzioni per la confusione sessuale come Puffer risultano particolarmente preziose. Si installano rapidamente, richiedono un intervento minimo e hanno dimostrato efficacia nel controllo di parassiti come le tignole, che colpiscono noceti, vigneti e frutteti i cui prodotti sono destinati all’esportazione. “I produttori hanno particolarmente apprezzato la facilità di installazione e l'efficacia del sistema, che prevede il posizionamento di due soli dispositivi per ettaro”, sottolinea Garcés.
Il cambiamento normativo e la revoca di alcune sostanze attive hanno inoltre accelerato la transizione verso alternative più rispettose dell’ambiente. “In passato si pensava che i prodotti biologici non potessero eguagliare l’efficacia dei prodotti chimici convenzionali. Oggi non è più così. Le biosoluzioni sono pienamente affermate, soprattutto nella protezione della frutta destinata all’esportazione”, aggiunge.
In Suterra condividiamo pienamente la visione che guida la nostra alleanza con Copeval. Per Diego Paniagua, questo tipo di collaborazione è fondamentale per accelerare la trasformazione del settore agricolo. “Lavorare con un partner come Copeval, che comprende il valore della sostenibilità e punta decisamente sull’innovazione, ci consente di avanzare più rapidamente e di avere un impatto reale sull’agricoltura cilena”, commenta.
Quando si combinano ricerca, tecnologia ed expertise locale, il risultato è un’evoluzione nel modo di praticare l’agricoltura.
Come conclude Magdalena Garcés: “L’alleanza tra Suterra e Copeval è l’abbinamento perfetto. Vogliamo renderla ancora più forte, perché è ciò di cui abbiamo bisogno oggi e ciò che vogliamo proiettare nel futuro”.
Questa nuova puntata dei ‘Dialoghi’ di ‘Custodi della terra’ ci ricorda che proteggere i territori coltivati è un impegno condiviso da coloro che comprendono che il futuro dell’agricoltura passa necessariamente per la sostenibilità.
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https://www.suterra.com/it/custodi-della-terra